Jean Todt mette le cose in chiaro e zittisce i piloti imbufaliti contro Halo, il nuovo sistema di sicurezza della cabina di guida. Il presidente della FIA, riporta Planet F1, ha accusato di ipocrisia i piloti stessi, rei di aver incoraggiato l’introduzione di un elemento in protezione della testa: “Hanno la memoria corta, perché è stata una richiesta dei piloti” – ha tuonato il francese. “Il 16 dicembre 2015, ho ricevuto una lettera firmata dai direttori della GPDA, Jenson Button, Sebastian Vettel ed Alex Wurz, che ci spingevano a scegliere una protezione per la testa dei piloti. E io gli dissi che li avremmo ascoltati. Abbiamo immediatamente chiesto ai nostri tecnici che questa diventasse una priorità. Il 27 luglio 2016 i piloti sapevano che c’era un incontro a riguardo e ci hanno ribadito di rispettare quello che ci avevano chiesto a livello di sicurezza. Quindi ci siamo impegnati per tenerne conto. Devo dire che sono sorpreso”.
Il 72enne ex Ferrari ha inoltre affermato di non comprendere le roventi critiche poste al nuovo dispositivo di sicurezza: “Per me, Halo non è un problema. Sono stupito nel sentire che alcune persone dicono che le corse automobilistiche devono essere pericolose e che può anche capitare un incidente mortale. Ma se possiamo evitarlo, perché non dovremmo proteggere una vita? L’Halo è un dispositivo di sicurezza. L’uomo ha l’attitudine ad essere riluttante al cambiamento, ma una volta che abbiamo capito che è positivo, dopo parecchi test favorevoli, dovevamo implementarlo. Potete immaginare come ci sentiremmo se dovesse succedere qualcosa di brutto e noi non avessimo introdotto l’Halo pur avendolo a disposizione?”.